L'anagrafe è il registro della popolazione mantenuto dall'amministrazione di ogni Comune per conto dello Stato nel rispetto delle disposizioni normative previste (Legge nr. 1228/1954 e Regolamento anagrafico D.P.R. nr. 223/1989) ed ha come fine quello di documentare la situazione numerica degli abitanti residenti e di quelli emigrati / deceduti.
In Italia i Comuni mantengono due registri anagrafici paralleli: l'anagrafe della popolazione residente (APR) e l'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE). A tal fine, in ogni comune è presente l'ufficiale dell'anagrafe. Il Sindaco ricopre tra l'altro anche le funzioni di Ufficiale d'Anagrafe e Ufficiale dello Stato Civile, normalmente affidati con apposita delega al personale dipendente addetto al servizio.
L’anagrafe della popolazione ha principalmente una valenza statistica e l’obiettivo di “fotografare”, in ogni istante, il conto della popolazione residente in Italia, attraverso il monitoraggio dei movimenti migratori (sia all’interno del Paese sia quelli da e verso l’estero) nonché le nascite ed i decessi dei cittadini residenti nel territorio italiano. Attraverso la misurazione dei saldi sociali (movimenti migratori = immigrazioni nel Comune ed emigrazioni fuori Comune e verso l’estero) e di quelli naturali (nascite e decessi) è possibile avere in ogni tempo il conto esatto della popolazione residente.
Si ricorda che, nel rispetto della vigente normativa in materia di semplificazione (D.P.R. nr. 445/2000 e s.m.i.), i cittadini possono avvalersi delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà, delle autocertificazioni; tali dichiarazioni posso essere utilizzate in particolare nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, con i concessionari di pubblici servizi e con i privati che vi acconsentono.